Generale sovietico. Entrò nell'Armata Rossa nel
1918, durante la Rivoluzione, e percorse brillantemente tutti i gradini della
carriera, partecipando prima come osservatore militare alla guerra di Spagna,
poi come comandante delle forze dell'Armata Rossa agli incidenti di frontiera
russo-giapponesi (1939) nella Mongolia Esterna, fino a conquistarsi sui campi di
battaglia della seconda guerra mondiale il titolo di "Eroe dell'Unione
Sovietica". Fu lui infatti che elaborò tutti i piani militari
dell'Armata Rossa nella guerra antinazista: dall'assedio di Stalingrado, che
segnò la prima grave sconfitta tedesca sul fronte russo, alla difesa di
Mosca, dove le truppe di Hitler arrestarono la loro avanzata fino a quel momento
vittoriosa, alla conquista di Berlino nella primavera del 1945. Dopo la vittoria
alleata contro i nazifascisti,
Z. detenne il comando dell'amministrazione
civile della zona sovietica della Germania occupata. Ministro della Difesa nel
febbraio del 1955, mantenne l'incarico fino all'ottobre del 1957.
Z. fu
posto ai margini della vita politica sovietica da Kruscev nel 1958, dopo esser
stato membro del Politburo del Partito comunista per soli sei mesi. Membro del
Partito comunista dell'Unione Sovietica dal 1919,
Z. pubblicò le
sue memorie, conosciute anche in Occidente, nel 1970 (Strelkovka, Kaluga 1896 -
Mosca 1974).